In tribunale le violenze al "San Benedetto da Norcia"
"VOGLIAMO RISARCIRE"
Le accuse: violenza sessuale e sequestro
PADOVA – (gp) Gli imputati per le sevizie al 23enne trevigiano avvenute nel dormitorio “San Benedetto da Norcia” di Padova, hanno chiesto di risarcire la vittima. I due ragazzi, uno trevigiano difeso dall'avvocato Stefano Pietrobon e l'altro veneziano difeso dall'avvocato Stefano Boscolo, sono accusati di violenza sessuale, sequestro di persona e ingiurie. Il gup Lara Fortuna, vedendo le parti concordi nel discutere di un risarcimento alla vittima, costituitasi parte civile con l'avvocato Gianfranco Crovace, ha rinviato l'udienza al prossimo 8 giugno, giorno in cui non si andrà probabilmente a sentenza in quanto i difensori sembrano orientati a chiedere che i loro assistiti vengano giudicati con rito abbreviato, non escludendo l'ipotesi di un patteggiamento. I fatti risalgono al 6 giugno 2006, quando la parte offesa, all'epoca dei fatti un 19enne trevigiano che frequentava l'istituto tecnico “Natta” di Padova e che dormiva nel convitto gestito dall'istituto agrario “Duca degli Abruzzi”, è rimasto vittima delle angherie dei due giovani. Dalla denuncia pare che il giovane, simpatizzante della destra estrema, sia stato legato al letto con del nastro adesivo mentre i due giovani prima scrissero sul suo corpo “Achtung maiale ebreo”, e poi presero una banana con l'intento di infilarla nelle parti intime del giovane. Alla scena assistettero diversi ragazzi, tra cui 4 minorenni anche loro indagati dal tribunale dei minori. La violenza, ripresa con un telefonino da uno dei presenti, terminò con l'arrivo di un educatore, che segnalò i fatti all'istituto, il quale decise per la sospensione dei giovani coinvolti.