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Anche la Gdf indaga la donna
MAITRESSE NEL MIRINO
I conti correnti di Bruna Zandonà sotto esame
TREVISO - (nc) Se Bruna Zandonà fosse condannata per sfruttamento della prostituzione dopo la bufera scoppiata la settimana scorsa in seguito ad un servizio andato in onda nel corso della trasmissione “Le Iene” di Italia Uno, i proventi illeciti potrebbero essere tassati dalla Guardia di Finanza. Ad annunciarlo è stato il comandante della Guardia di Finanza, Claudio Pascucci che si è messo a disposizione della Procura per ricostruire il reddito della donna che è anche sospettata di evasione fiscale. Nell'ambito dello scudo fiscale, Bruna Zandonà aveva fatto rientrare dalla Svizzera 150 mila euro: questa cifra sarebbe solo una parte del “tesoretto” della donna che in base a quanto ricostruito dai Carabinieri avrebbe altri conti e titoli. Il volume d'affari legato all'attività di sfruttamento della prostituzione potrebbe ammontare a centinaia di miglaia di euro: se fosse acclarato il reato di cui è accusata, Bruna Zandonà sarebbe costretta a fare i conti con il Fisco. Queste le parole del Comandante della Guardia di Finanza di Treviso, dottor Claudio Pascucci.
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