Nei guai un imprenditore 40enne trevigiano
MICROSPIA IN BAGNO
Filmava le dipendenti nella toilette privata del negozio
TREVISO – (gp) Un altro caso di un datore di lavoro “guardone” è finito sui tavoli della Procura di Treviso. Nei guai un imprenditore 40enne dell'hinterland trevigiano che aveva piazzato una microtelecamera sotto il lavandino del bagno utilizzato dalle dipendenti di un grande magazzino d'abbigliamento. Ad accorgersi di quell'occhio indiscreto una delle dipendenti che, dopo essersi chiusa in bagno, ha notato qualcosa di insolito sotto il lavabo, scoprendo la microspia. La giovane ha subito avvertito le colleghe, almeno quattro quelle riprese finora, che hanno denunciato il fatto alle autorità. L'accusa è quella di interferenza illecita nella vita privata, la stessa contestata al commercialista 50enne trevigiano la cui storia è approdata in tribunale qualche mese fa, e che è costata al professionista il rinvio a giudizio. L'uomo comparirà davanti al giudice il prossimo mese di ottobre, rischiando una condanna che può arrivare fino a 4 anni di carcere.
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30/03/2010 - Commercialista a processo