Prove insufficienti contro un medico di Montebelluna
TOCCATA IN CORSIA, ASSOLTO
L'accusa: palpeggio' una sua collaboratrice
MONTEBELLUNA – (gp) Lui un 51enne stimato medico oculista dell'ospedale di Montebelluna, lei una dipendente di 43 anni dell'amministrazione nella stessa struttura sanitaria. Un normale rapporto di lavoro che il 27 novembre del 2008 si è incrinato. Non erano ancora le 8 del mattino quando la donna ha chiamato i carabinieri sporgendo denuncia per violenza sessuale: il medico, che secondo la donna le riservava delle strane attenzioni, avrebbe oltrepassato il limite allungando le mani e palpeggiandola nelle parti intime. Un gesto che ha portato il professionista in tribunale, ma il gup Elelna Rossi, sentite le ragioni delle parti, ha assolto con formula dubitativa, la vecchia insufficienza di prove, il medico, che aveva deciso di essere giudicato con rito abbreviato. “Una sentenza che non ha motivo d'essere – ha commentato il legale di parte civile, l'avvocato Italo Albanese – credo che il fatto fosse stato acclarato anche se non c'erano segni evidenti di violenza. Di sicuro la mia assistita – continua l'avvocato Albanese – ha un curriculum professionale perfetto, e soffre per quanto accaduto. Ha vissuto male il processo e questa sentenza non la farà stare meglio”.