In meno di due mesi persi 575 posti di lavoro
OCCUPAZIONE IN PICCHIATA
Denuncia della Cgil di Treviso: "Segnali negativi"
TREVISO - In meno di due mesi l'occupazione in provincia di Treviso è calata di oltre quasi 600 unità. E' il risultato delle rilevazione odierna sul mercato del lavoro realizzata dall'Ufficio Studi della Camera del Lavoro di Treviso.
Il dato, diffuso nel primo pomeriggio, porta il totale dei licenziamenti a 3.794 dall'inizio dell'anno, + 575 rispetto all'ultima rilevazione, che risale al 28 aprile scorso. A soffrire di più sul fronte dei licenziamenti sono ancora le piccole imprese, comparto in cui il calo dei posti di lavoro, in due mesi, fa registrare un - 394, portando il saldo delle espulsioni, da inizio anno, a 2.574. -181 posti di lavoro invece, da fine aprile ad oggi, nelle grandi e medie imprese, per un totale di 1.202 procedure di licenziamento da gennaio. "Segnali molto negativi - ha commentato Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil provinciale di Treviso - che si sommano alle preoccupazioni già espresse in riferimento al boom della cassa integrazione straordinaria e a cui si aggiungono le nuvole sempre più scure rappresentate dal numero dei fallimenti in Provincia".
Di questo si parlerà nel corso dell'attivo dei delegati e dei pensionati della Cgil di Treviso, in programma venerdì prossimo 18 giugno, con inizio alle ore 9, presso la Sala Congressi dell'Hotel maggior Consiglio a Treviso.
Il dibattito, che sarà a aperto dal segretario della Camera del Lavoro di Treviso Paolino Barbiero e concluso da Fabrizio Solari, della segretarie nazionale Cgil, vedrà alternarsi sul palco delegati delle categorie degli attivi e pensionati, che porteranno il contributo delle loro esperienze di lavoratori per raccontare che cosa sia davvero al crisi occupazionale oggi in provincia di Treviso.