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Offrono di lavorare gratis e poi chiedevano denaro
RESTAURATORI ED ESTORSORI
Gdf sgomina banda di rom, nel mirino decine di prelati
TREVISO - (nc) Fingendosi devoti alla Madonna, si offrivano gratuitamente di restaurare, argentare o dorare antichi oggetti e paramenti sacri di chiese, basiliche e monasteri: al momento di restituire gli ex voto però cercavano di estorcere denaro ai malcapitati prelati che finivano nel mirino di una banda di rom ora sgominata dalla Guardia di Finanza di Treviso. Un giro d'affari di 130mila euro ed una quindicina di colpi messi a segno nel triveneto tra cui tre accertati in provincia di Treviso: l'ultimo, ai danni di un anziano sacerdote trevigiano, è stato fatale agli estorsori. In manette sono finiti colui che era il vero capofila del gruppo, il 37enne Andrea Hudorovich arrestato presso un campo nomadi di Bergamo ed altri due complici, il 66enne Giulio Franzoso ed il 60enne Tommaso Iaquaniello, fermati rispettivamente a Ravenna e Pistoia. Ancora latitante il padre di Andrea Hudorovich, Silvio: il 68enne resta tutt'ora ricercato dalle fiamme gialle. L'estorsione prendeva corpo ingannando i religiosi: dicevano di voler ringraziare la Madonna per aver avuta salva la vita dopo un incidente e si offrivano gratis di restaurare gli oggetti sacri. Quando il lavoro era effettuato, al momento della restituzione, pretendevano però di essere pagati per le spese dei materiali utilizzati. Nel caso del malcapitato parroco trevigiano due dei componenti della banda cercarono di estorcere 80mila euro. Riuscirono a farsi consegnare ben 15mila euro accompagnando il religioso in banca per il prelievo della somma. Nell'ambito dell'operazione delle fiamme gialle sono stati sequestrati un terreno, un'abitazione ed un conto corrente. Ai nostri microfoni interviene il Capitano Alessandro Filippelli del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Treviso.
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