Il SIAP denuncia lo stato dell'Ufficio Immigrazione
"A UN PASSO DAL BARATRO"
Pochi poliziotti, tanto lavoro in luogo inadatto
TREVISO - (st) Poco personale all'Ufficio immigrazione di Treviso, attese infinite per gli stranieri e le tempistiche per le pratiche si allungano, luogo inadatto quello di Via Comenda per i servizi che deve offrire: poco spazio sia per l'accoglienza degli stranieri che devono recarsi agli sportelli per informazioni o per permessi, regolarizzazioni e richieste. A denunciarlo è il S.I.A.P., il sindacato italiano appartenenti Polizia, attraverso il suo segretario provinciale Iuliano Flaviano. Code di ore e in piedi nel retro dell'edificio per gli stranieri aspettano il proprio turno, niente distributori di bevande o cibo, l'aria è irrespirabile e di certo il caldo non aiuta. Dopo il termine dei contratti di 10 impiegati presso l'ufficio che l'amministrazione della Polizia di Stato non ha voluto rinnovare i poliziotti sono troppo pochi e non in grado di reggere l'afflusso di persone che avviene ogni giorno (basti pensare che sono 180 le persone che ogni giorno vi si recano e che gli stranieri residenti nella Provincia di Treviso sono circa 95.000). Una situazione non più sopportabile e “temiamo di ricadere nel baratro”, ammette Iuliano Flaviano.