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Appello della Fism ai sindaci
SCUOLE MATERNE IN CRISI
900 insegnanti a Vittorio Veneto
VITTORIO VENETO - Scuole dell'infanzia in crisi per mancanza di fondi. La difficile congiuntura economica rimane sullo sfondo del 37simo convengo di studio promosso com'è tradizione all'inizio del nuovo anno scolastico dalla Fism, Federazione italiana scuole materne presieduta nella Marca da Giancarlo Frare. L'appuntamento si è svolto a Vittorio Veneto con la partecipazione del vescovo monsignor Corrado Pizziolo e ha visto la presenza di oltre 900 insegnanti. Sulla questione dei contributi, erogati in modo insufficiente o in ritardo sono intervenuti amministratori e politici con una polemica tra Lega nord e sinistra. In apertura del convegno la relazione del vescovo che ha riportato la riflessione sull'impegno educativo fondamentale nell'odierna società.
Ai nostri microfoni intervengono: il vescovo di Vittorio Veneto monsignor Corrado Pizziolo, il presidente provinciale della Fism Giancarlo Frare, il consigliere regionale del Pd – capogruppo per il suo partito - Laura Puppato, il segretario provinciale della Lega nord e sindaco di Vittorio Veneto Gianantonio da Re, sindaco di Vittorio Veneto.
Al convegno di Vittorio Veneto è intervenuta anche l'on. Simonetta Rubinato (Pd) che nei giorni scorsi aveva offerto consulenza legale gratuita a don Carlo Velludo per difenderlo dalla querela annunciata dall’'assessore regionale Remo Sernagiotto, dopo le critiche mossegli sui ritardi di erogazione dei contributi regionali. L'on. Rubinato ha inviato in redazione il seguente commento: "Se il Governo non ripristina subito i 240 milioni che ha tagliato dal contributo statale ci saranno pesanti ricadute sulle famiglie venete che si avvalgono di questo importante servizio offerto dalle parrocchie. Faccio appello ai referenti veneti del Centro Destra perché facciano sentire la propria voce al ministro Gelmini: la nostra Regione non può essere ancora penalizzata. Quando si è trattato di finanziare l’'emergenza rifiuti di Palermo o Roma capitale o la proroga delle multe per le quote latte – i soldi si sono trovati. Ma non si trovano invece quando c’'è da garantire un servizio essenziale per il 68% delle famiglie venete. Con il risultato che in Veneto ci tocca pagare i servizi due volte, prima con le tasse allo Stato e poi con la retta pagata dalle famiglie. E’ una logica inaccettabile soprattutto quando ci si riempie la bocca con il federalismo. A che serve sbandierare in ogni occasione lo slogan ‘Prima il Veneto’ – se poi scopriamo che pure nel settore scolastico la nostra Regione è svantaggiata rispetto al Sud, in termini di organici oltre che di risorse finanziarie? Grazie al servizio offerto dalle scuole d'’infanzia paritarie del Veneto il Governo risparmia ogni anno la bellezza di 513 milioni di euro. Basterebbe soltanto questo dato per far comprendere come ci sia tutto l’'interesse a contribuire al loro buon funzionamento".