Concessi i domiciliari ad Adele Giordano e al marito
AVVOCATESSA SCARCERATA
Il gip divide però la coppia: lei a Salerno, lui a Treviso
TREVISO – (gp) Concessi gli arresti domiciliari ad Adele Giordano e al marito Alfonso Romano. L'avvocatessa trevigiana, accusata di estorsione per un sexy ricatto compiuto ai danni di Piero Reggini, imprenditore sanmarinese 60enne, ha lasciato il carcere veneziano della Giudecca per sottoporsi alla misura cautelare nella casa dei propri genitori a Salerno. Lascerà il carcere di Santa Bona e andrà invece nell'abitazione trevigiana il maresciallo dell'aeronautica e marito della donna, così come disposto dal gip Silvio Maras, che ha deciso di separare i due coniugi per evitare che abbiano contatti tra loro e che si parlino direttamente. Anche se la gravità del reato rimane, la decisione del giudice ha tenuto conto della personalità dei due indagati, di fatto incensurati e con un lavoro stabile. Accolte quindi le richieste di scarcerazione presentate dai legali della coppia, gli avvocati Roberto Nordio e Stefano Pietrobon, che si dicono soddisfatti per la decisione del gip. Soltanto qualche giorno fa, nell'interrogatorio di convalida dell'arresto, Adele Giordano aveva confessato tutto, sostenendo che le sue azioni erano state frutto di un'obnubilazione a livello mentale, in altre parole un gesto folle. Circostanza che ha sicuramente pesato al momento della decisione di emettere l'ordine di scrcerazione. Il marito invece in aula si era avvalso della facoltà di non rispondere dicendosi però, fin dal momento dell'arresto, estraneo alla vicenda e respingendo le accuse di concorso in estorsione mosse contro di lui.
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