PROCESSO MOREIRA: 5° ATTO

TREVISO – (gp) Simone Moreira torna in aula per la quinta udienza del processo che la vede imputata di omicidio volontario aggravato per la morte della figlia Giuliana Favaro, annegata nelle acque del Monticano a Oderzo il 2 settembre del 2009. Lo scorso 19 ottobre vennero messe agli atti le registrazioni della chiamata che Simone fece al 113 la sera della tragedia e le testimonianze della amiche della 23enne brasiliana, soprattutto quella di Aline che per il legale di parte civile, l'avvocato Luigi Fadalti, è una delle 4 prove che la versione della Moreira non è veritiera. Per la difesa però, quella chiamata di soccorso al 113, testimonia come Simone Moreira e la sua amica Aline fossero effettivamente insieme alla ricerca della piccola Giuliana. Domani sarà la volta dei testi della parte civile e, cosa improbabile ma possibile, della richiesta del sostituto procuratore Antonio Miggiani, che rappresenta l'accusa, di far sedere sul banco dei testimoni proprio la Moreira. Simone con tutta probabilità non sarà però presente visto che, come nelle ultime due udienze, ha preferito non presentarsi in aula seguendo il consiglio di non affaticarsi datole dai suoi medici, visto che la donna è in attesa del terzo figlio. Intanto la Procura di Treviso, per prepararsi al meglio all'udienza, si è recata a Oderzo per un riscontro tecnico sullo stato dei luoghi teatro della tragedia, anticipazione di quello che potrebbe essere deciso domani dalla Corte d'Assise, ovvero un sopralluogo dei sei giudici popolari e dei due togati a Oderzo, come chiesto dalla pubblico ministero nel corso della prima udienza del processo.