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Per pagare il mutuo, vivono senza luce e acqua
NATALE SOTTO SFRATTO
Caritas: Senza lavoro, sempre più perdono la casa
TREVISO - (mz) L’imminente Natale rischiano di trascorrerlo senza nemmeno il calore di una casa. Negli ultimi mesi, agli sportelli della Caritas tarvisina si presentano in media 4 o 5 famiglie alla settimana colpite da sfratto esecutivo: per tanti è già stata fissata la convocazione davanti al giudice e nel giro di un mese o poco più potrebbero trovarsi in mezzo ad una strada. E’ questa la nuova, più grave emergenza: persone rimaste senza lavoro, perciò non più in grado di pagare la rata del mutuo o dell’affitto e condannate ad essere cacciate dall’alloggio per morosità. E c’è chi per continuare a rispettare i versamenti, 400- 500 euro al mese che consumano gran parte dell’assegno di cassa integrazione, e non perdere l’abitazione, non salda le bollette e vive senza elettricità, gas, acqua corrente. In maggioranza stranieri, ma sono in aumento anche i nuclei italiani.
Proprio per cercare di dare risposte a questi nuove povertà la Caritas sta allestendo degli appartamenti, dove dare ospitalità anche ad intere famiglie in difficoltà: la casa di Sant’Angelo, dove in 17 anni hanno trovato rifugio 861 donne in situazioni di disagio, verrà destinata ai ragazzi della comunità dei Giuseppini del Murialdo. Il sostegno però può essere solo temporaneo e può soddisfare una minima parte delle richieste. Tanto l’organizzazione e l’intera chiesa trevigiana si dichiarano impotenti di fronte all’aggravarsi del fenomeno, sollecitando maggiore attenzione da parte delle amministrazioni comunali e del governo. Ai nostri microfoni, don Davide Schiavon, direttore della Caritas tarvisina, e don Livio Buso, vicario diocesano per la pastorale.