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Polizia, giro di vite della Questura di Treviso
PERMESSI, UN TERZO SONO FALSI
Richieste di regolarizzazione da ditte inattive
TREVISO - Decreto flussi, è ancora caos. Richieste di regolarizzazione per lavoratori presentate da ditte inesistenti o inattive da tempo: questo quanto emerge dalle analisi che l'ufficio immigrazione della Questura di Treviso sta effettuando sulle 497 richieste presentate fino allo scorso 10 febbraio. L'ipotesi è quella di un vero e proprio racket dei permessi. Ben 20 delle prime 25 documentazioni visionate finora sono palesemente false, presentate da finti datori di lavoro italiani e stranieri, soprattutto cinesi. In tutto si stima che in tutto potrebbero essere un terzo del totale. I controlli sono effettuati attraverso le banche dati della Camera di Commercio e della Guardia di Finanza. Anche per i lavoratori stagionali non mancano le anomalie: tra le richieste per l'agricoltura spiccano documentazioni in cui compaiono ditte di scarpe, supermercati e bar. Ai nostri microfoni interviene la dirigente dell'ufficio immigrazione della Questura di Treviso, d.ssa Elena Peruffo.