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Si spera nel Piano casa: presentate 23mila domande
EDILIZIA VENETA: RIPRESINA
Migliora il fatturato, male l'occupazione
MESTRE – (mz) Timidi segnali di ripresa per l'edilizia in Veneto. O quantomeno di un rallentamento della crisi. Lo conferma il consuetoi Osservatorio congiunturale sul mercato delle costruzioni promosso da Unioncamere regionale e Casse edili artigiane Ceav e Ceva: negli ultimi tre mesi del 2010, il fatturato, pur restando negativo (meno 2,8%), registra un miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2009, quando era in calo del 6,7%, e al primo trimestre 2010 (meno 7,5%), quando la crisi toccò l'apice. A soffrie di più, però, sono le imprese artigiane (meno 2,9%) e di piccola dimensione (meno 3%), mentre per le aziende industriali e più strutturate la diminuzione si attesta al 2%. Ancora in ribasso l'occupazione (meno 1,1%), sulla quale ha pesato l'eccessiva piovosità: 42 giorni nell'ultimo trimestre contro i 25-30 di media. Gli imprenditori, comunque, sono abbastanza fiduciosi: nei prossimi sei mesi prevedono, per la prima volta, miglioramenti in tutti i principali indicatori. E a fronte di un 10% di imprese che non riesce ad uscire dalla crisi, 16 su cento l'hanno già superata o non l'hanno mai subita, mentre per il 40% sarà il 2011 l'anno della svolta. Un impulso può venire dal Piano casa: a fine gennaio si stimano 23mila domande presentate in Veneto, per quasi un milione e 650mila metri cubi di volumetria, con un giro d'affari intorno ai 720 milioni di euro.
Ai nostri microfoni, commenta i dati Roberto Strumendo, presidente di Ceva e di Cna edilizia Veneto.