Interrogato Michael Orlando, rimane in carcere
RAPINATORE VS. GIUDICE
In cella per tentata rapina, contesta l'imputazione
TREVISO – (gp) Dopo essersi reso protagonista di una tentata rapina ai danni di una 23enne dipendente della “Tecnogroup” di Quinto, nel corso dell'interrogatorio di convalida dell'arresto ha sfidato il giudice contestando il capo d'imputazione e sostenendo che il reato per cui è finito in manette debba essere qualificato in tentato furto. Rimane rinchiuso nel carcere di Santa Bona Michael Orlando, il giostraio 33enne arrestato il 4 marzo scorso dai carabinieri di Treviso. I fatti risalgono al 15 febbraio scorso: la dipendente dell'azienda di Quinto si era recata nella filiale di Istrana di Veneto Banca per prelevare 10 mila euro. L'uomo, appostato nei pressi dell'istituto di credito, attendeva il cliente da seguire e rapinare. Addocchiata la giovane, il 33enne si era avvicinato all'impiegata dello sportello della banca per cambiare in dollari alcune banconote, intravedendo il denaro che la 23enne stava prelevando. Un trucco che lo ha poi portato a seguire la ragazza in azienda e ad aggredirla per farsi consegnare i soldi. Le urla della giovane avevano però allarmato alcuni suoi colleghi e costretto il giostraio a fuggire a bordo della sua auto. Le telecamere di sicurezza della banca lo avevano però ripreso e gli inquirenti, dopo tre settimane di indagini, sono riusciti a capire chi avesse tentato la rapina. Incastrato dai video, Michael Orlando è stato trovato nella sua roulotte a Istrana, all'interno della quale i militari hanno rinvenuto anche i vestiti usati per il colpo.
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05/03/2011 - Rapina, giostraio in manette