ASCOLTA IL SERVIZIO ON-LINE |
Il procuratore Fojadelli sui recenti sinistri mortali
"NIENTE DOLO EVENTUALE"
Alterati al volante: le assicurazioni non coprirebbero
TREVISO – (gp) “Un incidente che doveva essere evitato, come la stragrande maggioranza di questi incidenti, che chiamo sempre meno incidenti e che chiamo sempre di più atti che rasentano la condotta criminale”. E' dura la posizione del procuratore capo di Treviso Antonio Fojadelli nei confronti dell'ennesimo sinistro in cui è stata spezzata una giovane vita per colpa di un guidatore che si è messo al volante sotto l'effetto di stupefacenti. La morte del 18enne feltrino Mauro Bortolon segue di qualche settimana quella della 17enne di Maser Claudia Martignago, e in entrambi i casi alla guida dell'auto finita tragicamente fuoristrada c'era un giovane alterato, dall'alcol nel primo caso, dalla marijuana nel secondo. Il concetto espresso dal dottor Fojadelli è chiaro: “Se sono libero di distruggere me stesso non sono assolutamente libero di distruggere la vita altrui”. Il capo della Procura di Treviso ritorna poi sul dibattito riguardante l'inasprimento delle pene in questi particolari casi, ovvero quello di contestare l'omicidio volontario con il dolo eventuale invece che il semplice omicidio colposo. Una strada eticamente corretta e forse ma che tradotta nella pratica non sembra essere percorribile. Alla domanda se sia giusto o meno contestare ai guidatori che si mettono al volante ubriachi o drogati e provocano la morte di un loro passeggero, qusta la risposta del procuratore Antonio Fojadelli.