"L'indipendenza della Magistratura ce la invidiano"
FOJADELLI BOCCIA LA RIFORMA
"E' la più alta forma di garanzia della democrazia"
TREVISO – (gp) Il decreto costituzionale di riforma della giustizia ha ottenuto il via libera del Consiglio dei Ministri. Eppure l'opposizione l'ha bocciato su tutta la linea e i diretti interessati, ovvero i magistrati, non sono stati da meno. Separazione della carriere, sdoppiamento del Consiglio Superiore della Magistratura, discrezionalità dell'azione penale e inappellabilità delle sentenze di assoluzione in primo grado sono i punti “forti” di una riforma che, secondo l'Associazione Nazionale Magistrati, non è affatto utile ai cittadini. Sulla stessa linea è anche il procuratore capo di Treviso Antonio Fojadelli che la condanna fortemente: “L'indipendenza della Magistratura nel nostro ordinamento ci è invidiata in tutto il mondo – afferma il procuratore – Separare i pm dai giudici significa avvicinare i primi alla politica e quindi renderli dipendenti da essa. Inoltre, non potendo più coordinare la polizia giudiziaria, inevitabilmente essa andrà sotto il controllo dell'amministrazionee dunque della politica. Questo non è un discorso né di destra né di sinistra – conclude Fojadelli – ma di etica e buon senso visto che la classe politica è unanime nel difendersi dai magistrati indipendenti: l'autonomia della Magistratura è la più alta forma di garanzia per la democrazia e l'uguaglianza dei cittadini”.