Fuggito dopo lo schianto, si presenta ai Carabinieri
SCHIANTO CAUSATO DA UN PIRATA
Portobuffolè, morti Guido Maccan ed Andrea Perot
PORTOBUFFOLE' - (nc) Una carambola infernale per un tragedia che scuote Portobuffolè ed il mondo dell'imprenditoria dell'opitergino e del pordenonese. Ore 12.50, provinciale 50 Opitergina: un suv Audi Rs6 all'altezza della chiesetta di San Martino, esattamente al confine tra le province tra Treviso e Pordenone, finisce fuori strada, centra e sradica due piloni. Il mezzo viene letteralmente catapultato in una scarpata rovesciandosi più volte fino ad una vigna. I corpi vengono sbalzati all'esterno dell'abitacolo. Alla guida del mezzo Guido Maccan, 37enne figlio del titolare della Friulintagli, Inaco Maccan (proprietario di un mobilificio con sede a Prata e Portobuffolè, ed principale partner in Italia della multinazionale Ikea). Lascia due figli di3 e 6 anni. Al suo fianco il bellunese Andrea Perot, 43enne di Santa Giustina, amministratore delegato e suo braccio destro nell'azienda di famiglia, responsabile di uno studio di consulenza a Pieve di Soligo. Quando i soccorsi giungono sul posto entrambi sono già morti. Sul sedile posteriore del mezzo l'ingegnere dell'azienda, un 44enne mestrino Lorenzo Citran: è vivo quasi per miracolo ma le sue condizioni sarebbero disperate. L'uomo è stato trasportato con l'Elisoccorso del Suem118 al Ca' Foncello. I tre da Prata di Pordenone dove ha sede l'azienda si stavano recando a pranzare a Portobuffolè. Gravissime le ripercussioni per il traffico della zona con l'arteria che è rimasta bloccata per oltre cinque ore. In serata un agente di commercio 38enne di Codroipo che si è presentato ai Carabinieri di Prata asserendo che sarebbe stata una sua manovra azzardata a provocare il sinistro. Ad inchiodarlo ci sarebbe anche un testimone. Per ora nei suoi confronti non sono stati per ora presi provvedimenti: l'uomo sarebbe fuggito subito dopo lo schianto.