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Nove operai, sono tutti imparentati tra loro
MATRIMONI, PERMESSI FACILI
Laboratorio cinese controllato a Povegliano
TREVISO – (gp) Prodotti “made in Italy” ma confezionati dai cinesi in un laboratorio di Povegliano, il “confezioni Fiore” di Camalò di Povegliano in via Postioma. Due i marchi di abbigliamento sportivo, molto noti e con sede in provincia, che hanno scelto l'azienda cinese per produrre qui i loro prodotti. Il blitz delle forze dell'ordine è scattato qualche sera fa, la task force è quella già protagonista di altri controlli. A farne parte agenti della squadra mobile della Questura, dei vigili del fuoco, della guardia di finanza, personale dell'Inail, dell'Ispettorato del Lavoro, dello Spisal e della Polizia locale. Non semplice vincere la ritrosia dei cinesi che hanno tentato di resistere al controllo: all'interno nove operai al lavoro di cui tre irregolari. L'attività è stata sospesa per qualche giorno ed ora è già ripresa: la ditta, di proprietà di una cinese 44enne residente ad Aviano, ha provveduto subito a pagare la multa di 1500 euro per regolarizzare gli operai.Al piano di sopra dello stabile sono stati trovati altri 6 operai cinesi. Tutti, anche grazie a vari ricongiungimenti famigliari, sono risultati essere regolari tranne una 35enne che non si è mai presentata in Questura per il rilascio del permesso di soggiorno. Regolarizzazioni “facili” con ricongiungimenti e matrimoni, forse fittizi, tra connazionali: questa sembra essere il fenomeno nuovo che emerge in seno alla comunità cinese. L'attività era già stata visitata un anno fa. Riparte dunque una nuova stagione di controlli per le forze dell'ordine. Obiettivo tutelare gli imprenditori che rispettano le regole. Ulteriori accertamenti di natura fiscale e non solo saranno eseguiti nei prossimi giorni.
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