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Tensione e spintoni all'Appiani per un errore tecnico
RESSA ALL'IMMIGRAZIONE
In 700 si sono presentati per il permesso di soggiorno
TREVISO – (gp) Sono stati momenti di vera e propria tensione all'Ufficio Immigrazione della questura di Treviso. Un banale errore tecnico ha fatto in modo che all'Appiani invece delle 350 persone previste, come ogni sabato, per il rilascio dei permessi di soggiorno, ce ne fossero oltre 700, tra cui donne e bambini, anche di pochi mesi. Una folla che le forze dell'ordine hanno ben controllato spiegando che si era trattato di un errore del Ministero che li aveva convocati tutti, senza dilazionarli nel corso dei giorni della settimana. Ma gli immigrati in attesa, forse per paura di veder svanire la possibilità di diventare regolari in Italia, hanno premuto per avere tutti il permesso di soggiorno. Una volta aperte le porte degli uffici dalla parte dell'uscita di sicurezza, la folla di gente ha cominciato a spingere mandando anche a terra un poliziotto prossimo alla pensione e lo ha costretto a ricorrere alle cure dei sanitari all'ospedale. Nonostante l'agente fosse lievemente ferito, le persone continuavano ad avanzare ed è stato un ragazzino kossovaro di 16 anni a evitare che il poliziotto venisse calpestato facendo scudo con il suo corpo. La situazione è poi presto tornata alla normalità visto che a tutti i presenti è stato fissato un altro appuntamento per i prossimi giorni dopo che è stato spiegato loro cos'era successo. Un fatto eccezionale comunque, considerando che i dieci sportelli dell'Ufficio Immigrazione avrebbero fatto tranquillamente fronte alle 350 persone previste per il rilascio dei permessi. Ora si tratta di capire cosa possa essere successo al Ministero dell'Interno, reo di aver causato la situazione di potenziale pericolo. Ai nostri microfoni il commento della dirigente dell'Ufficio Immigrazione, Elena Peruffo.