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La Finanza scopre 212 mila pacchetti di contrabbando
MAXI SEQUESTRO DI BIONDE
Sigarette trovate in un deposito cinese ad Altivole
TREVISO – (gp) Maxi sequestro di sigarette contraffatte e di contrabbando ad Altivole. A portare a termine l'operazione, quasi casualmente, la Guardia di Finanza di Treviso che nel corso di un controllo in un laboratorio tessile gestito da cinesi, ha scoperto l'ingente quantitativo di bionde in un deposito adiacente, intestato a un italiano di Asolo che è stato segnalato all'autorità giudiziaria e preso in locazione da una cinese di 30 anni che è stata invece denunciata per contrabbando, contraffazione del sigillo di Stato e contraffazione di marchi registrati e rischia sanzioni salatissime pari a 5 euro al grammo, per un totale di 21,5 milioni di euro. Nel deposito infatti sono state trovate 4,3 tonnellate di sigarette provenienti dalla Cina, che si sospetta possano essere più tossiche di quelle legali ed erano pronte per essere smerciate nel Nordest non solo a esercizi gestiti da cittadini orientali ma anche italiani, soprattutto bar e ristoranti, e 6500 paia di scarpe Nike e Hogan, ovviamente false per un valore che si aggira sui 400 mila euro. Nel magazzino, segno che alle spalle agisce un'organizzazione criminale ben radicata, sono stati rinvenuti oltre 212 mila pacchetti divisi in migliaia di stecche che vendute a prezzo pieno avrebbero fruttato 975 mila euro. Un salto di qualità preoccupante nel traffico di bionde che segue, per modalità e quantità le rotte dello spaccio di droga. In base alle analisi effettuate dalle fiamme gialle su altre sigarette poste sotto sequestro in blitz simili, seppur molto più ridotti ma che in sostanza identici per quanto riguarda il tipo di prodotto, è stato rilevato che le sigarette sequestrate possono essere molto più nocive rispetto alle originali viste le percentuali maggiori di catrame (+75%), di nicotina (+28%) e di monossido di carbonio (+63%). Il tabacco poi, oltre a non essere risultato selezionato, presentava contaminazioni di muffe, funghi e pesticidi. Proprio per questo, oltre all'ipotesi di contestazione del reato di frode in commercio, ancora da verificare, ci sarebbe anche la possibilità di perseguire i responsabili per attentato alla salute, come affermano ai nostri microfoni il comandante della Guardia di Finanza di Treviso, il colonnello Claudio Pascucci, e il procuratore capo di Treviso Antonio Fojadelli.
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