Costruttore di Treviso strozzato della Camorra
IL RACKET NELL'EDILIZIA
L'azienda vittima del clan di Crisci affiliato ai Casalesi
TREVISO – (gp) Non risparmia nemmeno Treviso l'infiltrazione mafiosa attigua al clan dei Casalesi sgominata dalla Direzione Investigativa antimafia di Padova e dei Carabinieri del Reparto Operativo di Vicenza che ha portato all'arresto di 29 persone tra cui il vertice dell'organizzazione, il 33enne Mario Crisci domiciliato a Castel Volturno, e la Aspide, società di recupero crediti di Selvazzano. Uno dei maggiori gruppi del settore dell'edilizia di Treviso è rimasto infatti vittima dell'associazione criminale di stampo camorristico. Tutto ha inizio quando la crisi economica ha spinto l'azienda a cercare prestiti attraverso finanziarie nel momento in cui le banche non gli erogavano più. Individuata l'azienda, che sembrava regolare garantendo finanziamenti con fondi europei, la ditta trevigiana è caduta in trappola. La società era infatti la Aspide, dietro alla quale operava Mario Crisci, detto “o' dottore”. Secondo gli inquirenti era lui a tenere i rapporti con Napoli stabilendo anche i tassi da usura e organizzando le spedizioni punitive per recuperare il denaro dato in prestito. Sulla vicenda della realtà imprenditoriale trevigiana rimasta vittima del clan affiliato ai Casalesi sono in corso due inchieste, una della Procura di Padova e un'altra a Treviso.