Un anno e otto mesi alla 51enne Annalisa Gasparetto
DIRETTRICE POSTE COLPEVOLE
Sospensione condizionale se risarcirà 100 mila euro
TREVIGNANO – (gp) Era finita alla sbarra con l'accusa di peculato per essersi intascata, secondo la Procura, tra i 70 e gli 80 mila euro prelevati dal conto di un 80enne invalido. Il gup Umberto Donà, accogliendo le richieste del sostituto procuratore Francesca Torri, titolare del fascicolo, ha condannato con rito abbreviato a un anno e otto mesi di reclusione la 51enne Annalisa Gasparetto, ex direttrice di un ufficio postale di Trevignano visto che la donna è stata licenziata a causa dei fatti che le venivano contestati. Il giudice ha disposto anche la sospensione condizionale della pena vincolata però al pagamento di 100 mila euro di provvisionale alla vittima, come risarcimento del danno. La 51enne, alla quale venivano contestate transazioni per un ammontare di circa 600 mila euro che si sono però tradotte in somme di denaro prelevate e in parte versate nuovamente sul conto dell'80enne, secondo il suo legale, l'avvocato Luigi Fadalti, aveva ammesso un comportamento poco corretto ridimensionando la gravità della posizione della sua assistita visto che si aggira infatti tra i 70 e gli 80 mila euro la somma di denaro che effettivamente non sarebbe più nella disponibilità dell'uomo e dei parenti, gli stessi che l'avevano denunciata alle autorità. Agli atti c'era inoltre una procura notarile che assegnava alla direttrice la facoltà di operare sul conto dell'anziano. Nel corso dell'udienza preliminare si è anche discusso su questioni di diritto da prendere in considerazione: su tutte quella di definire se la direttrice delle poste sia o meno un incaricato di pubblico servizio. Un particolare tutt'altro che irrilevante considerato che, nel caso in cui fosse stata accolta la tesi difensiva, l'accusa non sarebbe stata di peculato ma di appropriazione indebita, reato che prevede pene molto più ridotte.