La Procura chiede l'archiviazione dei ricorsi
T-RED, MULTE VALIDE
Gli automobilisti dovranno mettere mano al portafogli
TREVISO - (gp) Quello che era stato ribattezzato lo “scandalo dei T-red” si concluderà, almeno a Treviso, con un nulla di fatto. La Procura di Treviso ha infatti deciso di mettere la parola fine alle indagini e chiudere definitivamente il fascicolo: il sostituto procuratore Giovanni Francesco Cicero ha formalmente chiesto l'archiviazione del caso. Se dopo il via libera del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che il 5 maggio del 2010 aveva omologato i famigerati T-red, sembrava che le inchieste delle varie Procure venissero decapitate, ora questo nuovo capitolo della vicenda costringe gli automobilisti trevigiani a mettersi il cuore in pace e la mano al portafogli per pagare le multe che sono state elevate. Stefano Arrighetti, il 47enne amministratore unico della “Kria” e inventore dei T-red, sembra dunque aver vinto la sua battaglia, dopo aver chiesto l'archiviazione della sua posizione a tutte le Procure che l'avevano iscritto nel registro degli indagati: se a Verona e Milano non ha ancora raggiunto il suo obiettivo, a Treviso pare proprio di sì. Dalla sua parte giocava anche il fatto che, dopo l'omologazione arrivata da Roma, il pm Robledo avesse deciso di dissequestrare gli apparecchi e restituirli al legittimo proprietario perchè regolari. Circostanza che si era ripetuta in tutte le altre Procure che avevano messo i sigilli ai T-red. Ad Arrighetti venivano contestati i reati di frode nelle pubbliche forniture, falso e truffa ai danni di un ente pubblico in concorso con altre cinque persone.