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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Patteggiamenti ridotti per i 12 imprenditori della lista

PESSINA, ACCUSE PIÙ DEBOLI

Cade l'appropriazione indebita per i "clienti" del legale


TREVISO – (gp) Le accuse mosse contro i 12 imprenditori trevigiani finiti nella lista Pessina, indagati per aver portato all'estero decine di milioni di euro sfruttando la consulenza, appunto, dell'avvocato di Lugano Fabrizio Pessina, sembrano destinate a ridimensionarsi. Lasciando da parte i guai con il fisco, che dieci di loro dovranno comunque risarcire visto che due hanno già usufruito dello scudo fiscale, i legali degli imprenditori sono intenzionati, oltre a risolvere la vicenda giudiziaria con dei patteggiamenti compresi tra gli 8 e i 6 mesi di carcere convertiti in pena pecuniaria, a far cadere l'accusa di appropriazione indebita, il reato potenzialmente più pesante per quanto riguarda la quantificazione della pena in caso di condanna. L'inchiesta era partita dalla Procura di Milano e ne aveva coinvolte diverse in giro per l'Italia, tra cui quella della Marca che, in collaborazione con la guardia di finanza, nel novembre 2009 aveva sequestrato fatture, contratti e registri contabili tra il 2008 e il 2009 nelle aziende degli imprenditori indagati. Per gli inquirenti il meccanismo prevedeva che l'avvocato Pessina avesse creato nei paradisi fiscali alcune società veicolo con il compito di emettere fatture per consulenze e prestazioni inesistenti verso le imprese trevigiane. Ricevute le fatture, le società pagavano attraverso normali movimenti bancari versando in queste società centinaia di migliaia di euro, che poi venivano a loro volta girate in altri conti riconducibili agli imprenditori trevigiani. Il compenso per l'avvocato Pessina sarebbe stato tra il 10 e il 12% delle somme spostate all'estero.