Non previste requisizioni di edifici
PROFUGHI, LA MARCA DIVISA
La Prefettura: "Consenso a macchia di leopardo"
TREVISO - La questione profughi divide la Marca. Lo ha certificato anche il summit tenutoris questa mattina in Prefettura a Treviso. Lo stesso prefetto Aldo Adinolfi, al termine della riunione, ha parlato di "consenso a macchia di leopardo dei diversi territori" riguardo all'ospitalità degli immigrati dal Nordafrica e della necessità "di agire di conseguenza". Oltre al rappresentante del Governo nella Marca, alla riunione era presente anche il vice prefetto vicario di Venezia, Valerio Valenti, che sovrintende all'applicazione in Veneto delle disposizioni del ministero dell'Interno in materia. Per ora, comunque, dalla Prefettura escludono la requisizione di immobili, nonchè la creazione di un centro di accoglienza per l'intero Veneto. Diversi sindaci, però, non hanno nascosto i loro dubbi sulla concessione della cittadinanza dopo sei mesi di permanenza e sul fatto di scaricare sulle amministrazioni comunali gli oneri dell'ospitalità.
Un problema, questo, sollevato anche dagli amministratori del Pd trevigiano: pur dicendosi favorevoli a contribuire alla sistemazione dei profughi, chiedono alcuni impegni preliminari: "Si ritiene ad esempio indispensabile e preliminare che il Governo dia adeguate garanzie di copertura finanziaria di tutti i costi diretti ed indiretti che le amministrazioni locali dovranno sostenere per ospitare i rifugiati e ciò per tutto il tempo della loro effettiva permanenza sul territorio comunale - scrivono in una nota congiunta -; inoltre si ritiene indispensabile che dette spese vengano espressamente escluse da quelle rilevanti ai fini del calcolo del patto di stabilità; ed ancora è fortemente necessario che siano tutti i Comuni del territorio ad essere chiamati, volontariamente o meno, a fare la loro parte, affinché l’indirizzo governativo di condivisione territoriale non rimanga privo di senso".