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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Domenica raduno Triveneto degli Alpini

IN MARCIA VERSO BELLUNO

Da Cison 35 penne nere accompagnati da due muli


TREVISO - Da Cison di Valmarino raggiungeranno Belluno a piedi con due muli, Asia e Gongolo, percorrendo 50 km. Sono già in marcia gli alpini del primo raggruppamento di Treviso (composto dai gruppi Reginato, Città e Tommaso Salsa) che parteciperanno all'annuale Raduno Triveneto degli Alpini. Si tratta del quarto “Percorso della memoria” e vi stanno prendendo parte ben 35 penne nere. Gli alpini trevigiani si fermeranno per la notte a Trichiana, nel Bellunese, ospiti del salesiani per il loro quarto percorso della memoria. A piedi erano già andati alle adunate di Asiago nel 2006, a Bassano nel 2008 e di nuovo nel 2010. E a piedi andranno anche a Feltre, nel 2012. Ma intanto il pensiero è a questa due giorni di camminata. Loro hanno le idee chiare. “Lo facciamo per sottolineare che non ci può essere futuro senza il ricordo, che nessun albero sopravvive senza radici, anche in tempi come quelli che viviamo e qualche volta subiamo, mettiamo l’accento su quello che non moltissimi anni fa era la normalità: camminare, zaino in spalla, mulo a fianco, prendendo il tempo che serve, vedendo i luoghi che attraversiamo, non solo guardandoli, assaporando il calore della gente che ci vede passare, assaporando i profumi dei campi e dei boschi, assaporando le fatiche e le gioie con qualche amico a fianco. E’ inutile chiederci perché facciamo queste cose: le facciamo perché le sentiamo nostre”.