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Dietro le sbarre Giuseppe Mirizzi e Raffaele Conte
DUE ESTORSORI IN MANETTE
Pretendevano 160 mila euro da un imprenditore
MONTEBELLUNA – (gp) Volevano spillare 150 mila euro a un imprenditore montebellunese in difficoltà economiche ma sono stati beccati dai carabinieri di Treviso e arrestati. In manette sono finiti 51ennne di Bari Giuseppe Mirizzi e il 31enne di Latina Raffaele Conte, e su entrambi pende l'accusa di estorsione. Attraverso canali ancora ignoti agli inquirenti erano riusciti ad agganciare l'imprenditore 60enne chiedendogli, con metodi chiaramente mafiosi, di restituire un vecchio debito di 187 milioni di euro contratto nel 1997. Titolare di un'impresa edile fallita nel 2005, l'imprenditore si era visto contattare dai due malviventi che chiedevano, con gli interessi, 160 mila euro. Una vera e propria estorsione in stile Camorra che l'uomo ha reso nota agli inquirenti facendo scattare il blitz alla consegna del denaro. Dopo i primi avvertimenti infatti, il 60enne era riuscito a ottenere un cospicuo sconto (1500 euro come rimborso spese e poi appena 400 euro come acconto) e aveva dato appuntamento agli estorsori per il pagamento. Al bar individuato come luogo di scambio però i due uomini hanno trovato ad attenderli 5 carabinieri mischiati al personale all'interno del locale e altri 8, divisi in 4 pattuglie, all'esterno. Un blitz da film come spiega ai nostri microfoni il comandante della compagnia dei carabinieri di Montebelluna, il capitano Nicola Fasciano.
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