Ricoverata in gennaio, 48enne rifiutò le cure mediche
"LASCIATEMI MORIRE"
Giudice accoglie richieste di una testimone di Geova
TREVISO - Affetta da una gravissima malattia degenerativa potrà rifiutare le cure salva-vita. La richiesta, formulata da una 48enne testimone di Geova, è stata accolta dal giudice tutelare di Treviso, Clarice di Tullio che ha dato l'assenso. Il marito della donna è stato nominato amministratore di sostegno. Il decreto choc è stato firmato dal giudice nel gennaio scorso: la 48enne ricoverata in gravi condizioni aveva rifiutato trasfusione e tracheotomia. “Non voglio che la mia vita sia prolungata se i medici sono ragionevolmente certi che le mie condizioni siano senza speranza”: così ha espresso le sue volontà la donna. Il decreto arriva in un momento in cui la legge sul biotestamento, già votato dalla Camera, è in dirittura d'arrivo. Se anche il Senato approverà il testo la decisione del giudice di Treviso potrebbe essere ininfluente: la tutela della paziente sarebbe infatti solo ed esclusivamente del medico curante.