Alla festa a Fiera intervengono le forze dell'ordine
CONTESTAZIONE ALLA LEGA
Una donna interrompe i discorsi: "Ci prendete in giro"
TREVISO - (mz) Contestazione alla festa della Lega. La terza giornata della kermesse del Carroccio trevigiano riserva un inatteso fuori programma: è la serata dedicata ai rappresentanti del partito padano nelle istituzioni e, dopo gli interventi dei parlamentari trevigiani, sul palco sta iniziando il suo discorso il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero. Quando all'improvviso una donna si alza da uno dei tavoli in fondo al tendone di Prato della Fiera e si mette ad urlare all'indirizzo degli oratori. "Sono leghista, ma mi vergogno, non mi riconosco più in questo partito, ci state prendendo in giro", sbraita la donna. maglietta verde, piuttosto alterata. Il segretario provinciale Gianantonio Da Re chiede l'intervento del servizio d'ordine, alcuni degli organizzatori cercano di far desistere la contestatrice, mentre il microfono passa a Gian Paolo Gobbo, che si scaglia contro il presidente della Repubblica e rilancia l'obiettivo federalismo. Alla fine intervengono poliziotti e carabinieri, di presidio alla manifestazione, per accompagnare fuori la signora insieme al marito. Per i vertici della Lega non si tratterebbe di una militante, ma piuttosto di un'"infiltrata" del centrosinistra, venuta apposta per creare parapiglia. Lei si proclama elettrice leghista delusa di Paese. Secondo il segretario della sezione di Paese, Piergiorgio Pavan, e il capogruppo in consiglio comunale, Gianfranco Pivato, che hanno diffuso una nota in proposito, tuttavia, "questa persona non risulta essere stata mai iscritta in questa sezione, non è conosciuta da nessuno dei militanti o simpatizzanti e non ha mai partecipato a nostre riunioni politiche locali. Difficile, quindi solo pensare che possa in qualche modo essere o essere stata vicina al nostro movimento". Identificata dalla forze dell'ordine, dopo qualche minuto, si allontana: la festa può riprendere secondo il copione stabilito.