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Nuova categoria costituita in Confcommercio
AUTO E MOTO, CROLLO VENDITE
I concessionari: "Settore in crisi, 2mila posti a rischio"
TREVISO - (mz) Il settore della vendita di auto e moto nella Marca è in forte sofferenza. Nei primi otto mesi dell'anno, le immatricolazioni di nuove vetture sono diminuite del 9,5% rispetto al medesimo periodo del 2010, quando già si era registrato un calo del 25%. Ancora più pesante il crollo per scooter fino a 50 centimetri cubici di cilindrata e moto, il cui mercato si è dimezzato negli ultimi sei anni. A lanciare l'allarme è il neo costituito gruppo degli operatori del comparto, nato in seno alla Confcommercio di Treviso: considerando anche la manutenzione e la vendita di ricambi, sono 2.319 le imprese trevigiane del segmento, con quasi 7mila occupati. Se i tassi di discesa delle vendite saranno confermato, a rischio, secondo gli stessi imprenditori, sarebbero in pericolo quasi 2mila posti di lavoro. Il fatturato complessivo si aggira sui 722 milioni di euro annui, poco più del 12% dell'intero commercio locale. L'aumento dell'Ipt, l'imposta provinciale che grava sui veicoli per la trascrizione nel pubblico registro automobilistico, rischia di assestare un altro colpo al settore: in seguito ai rincari decisi dal governo, chi compra un'auto verrebbe a pagare in media dai 300 ai 400 euro in più, a cui occorre poi sommare anche il rincaro della Rc auto. Per questo la categoria, lunedì incontrerà i vertici della Provincia per valutare possibili misure correttive: la richiesta è, almeno di bloccare l'imposta ai livelli minimi. Di contro si paventa anche un'emigrazione di concessionari verso il Friuli o il Trentino, esclusi dagli aumenti. Il gruppo sta lavorando, insieme alle associazioni dei consumatori, ad un contratto "tipo" per la vendita di veicoli usati.
Ai nostri microfoni, Giorgio Sina, presidente del Gruppo auto moto e ricambi di Treviso, e Michele Noal, assessore provinciale alle Attività produttive.