Il maniaco si fece consegnare 100 euro dalla madre
"MOSTRO", SPUNTA L'IPOTESI DELLA FUGA IN COLOMBIA
A Noventa dai carabinieri, poi di Zoluaga nessuna traccia
TREVISO - Sono passati sette giorni dal brutale stupro di via Dandolo. Dopo l'immediata identificazione del responsabile, il 26enne colombiano Julio Cesar Aguirre Zoluaga, le indagini vivono in queste ore una fase di stallo. Dov'è finito il “mostro”? E' forse già riuscito a fuggire in Colombia, dove vive il padre? L'ipotesi farebbe naufragare l'attento lavoro della squadra mobile di Treviso che a poche ore dallo stupro aveva già il nome e la foto del responsabile ma non è riuscita a fermarlo in tempo. Un caso che sarebbe stato forse di facile soluzione è stato però complicato dal ritardo con cui la polizia ha comunicato alle altre forze dell'ordine la segnalazione di rintraccio di Zoluaga. Lui, il “mostro”, si era presentato alla caserma dei carabinieri di Noventa per denunciare il furto del portafogli, perso dopo la violenza di via Dandolo. I militari, non avvertiti che quell'uomo era da fermare in caso di controllo, non hanno potuto fermarlo. E' questa l'ultima traccia lasciata dal 26enne colombiano, poi più nulla. La denuncia è stata presentata lunedì scorso da Zoluaga alle 16, nove ore dopo lo stupro. La polizia già alle 13 era a Montebelluna, a casa della madre e della sorella, pronti a fermarlo: probabilmente il 26enne di li è passato prima di essere acciuffato, riuscendo a farsi consegnare dai famigliari circa 100 euro che sarebbero serviti per la fuga. Non si esclude che da Noventa sia riuscito a raggiungere il “Marco Polo” di Venezia per volare in Spagna. A prestargli del denaro sarebbe stata una ragazza sudamericana con cui lui aveva una relazione: sarebbe lei la complice che avrebbe dato al malvivente appoggio dopo lo stupro. Nel frattempo passano inesorabili le ore, i giorni: almeno due sono trascorsi prima che il fascicolo finisse in Procura nelle mani del pm Barbara Sabbatini che giovedì, in mattinata, ha emesso l'ordine di carcerazione. Forse però è troppo tardi. Forse Zoluaga è già lontano. Dopo lo stupro anche i carabinieri, è stato reso noto, erano sulle tracce del 26enne colombiano, la cui fuga continua ad essere un giallo inestricabile.
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