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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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Alla sbarra il 47enne appuntato scelto di Arcade Franco Corbanese

CONCUSSIONE: CARABINIERE CONDANNATO

Giudicato colpevole il militare che ha sempre respinto le accuse


TREVISO – (gp) Aveva sbattuto la propria auto in un parcheggio e, facendo leva sul fatto di essere un carabiniere, voleva costringere un suo conoscente, titolare di un'azienda di Spresiano che al momento del fatto (era il febbraio 2010) passava di lì per caso, a compilare la constatazione amichevole assumendosi la colpa del sinistro. Questa la ricostruzione fatta dalla Procura di Treviso che è costata la condanna per concussione a un anno e mezzo di reclusione e l'interdizione in perpetuo dai pubblici uffici, con sospensione condizionale della pena, all'appuntato scelto Franco Corbanese, 47 anni di Arcade, all'epoca dei fatti in servizio presso la stazione dei carabinieri di Spresiano e poi trasferito a Susegana. Dopo la testimonianza resa nel corso della precedente udienza dalla vittima delle minacce a sfondo estorsivo, che ha raccontato al collegio dei giudici del tribunale di Treviso la propria versione dei fatti confermando quanto dichiarato in sede di denuncia, sul banco dei testimoni si è seduto proprio l'imputato il quale, difeso dall'avvocato Fabio Crea, ha ancora una volta respinto le accuse mosse a suo carico dal sostituto procuratore Francesca Torri. Una versione che di fatto non ha convinto i giudici. Il caso parlava di mesi di pressioni, da febbraio a luglio del 2010, con il carabiniere che avrebbe avvicinato anche i familiari della vittima dicendo loro che “gliel'avrebbe fatta pagare”, riferendosi all'imprenditore di Spresiano.