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Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

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In quattro alla sbarra per sfruttamento della prostituzione a Montebelluna

GIRO DI SQUILLO: 10 ANNI ALLA MAITRESSE E AI COMPLICI

Decine di ragazze dal Sudamerica: affari per 7 mila euro al giorno


MONTEBELLUNA – (gp) Avevano trasformato tre appartamenti di Montebelluna, che avevano preso in affitto, in case a luci rosse gestendo un giro di squillo sudamericane. Di fronte al gup Elena Rossi i quattro imputati hanno scelto tutti la via del patteggiamento della pena, rimediando condanne per un totale di quasi dieci anni di carcere. Alla sbarra con l'accusa di sfruttamento della prostituzione erano finiti la maitresse, una 42enne uruguayana condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione, il marito 28enne dominicano condannato a tre anni, la zia 52enne condannata a due anni e sei mesi, e un 49enne feltrino che ha patteggiato un anno ed era colui che aveva il compito di trasportare le lucciole dagli aeroporti di Treviso e Venezia fino alle case d'appuntamento, situate al civico 1, interno 6 e 11 di piazza Monet e al civico 117 in via Ospedale all'interno 2. Per anni in quelle abitazioni decine di lucciole sudamericane venivano sfruttate dall'organizzazione che sottoponeva le ragazze a turni di lavoro massacranti, dalle 9 alle 24, e le costringeva ad avere fino a 15 rapporti sessuali al giorno. Il denaro delle prestazioni sessuali (dagli 80 ai 200 euro), finiva metà alle lucciole, metà all'organizzazione. Le giovani venivano reclutate dalla maitresse e dal marito attraverso dei veri e propri curricula inviati dalle ragazze che venivano fatte giungere in Spagna dove venivano regolarizzate e poi raggiungevano l'Italia. Qui le loro prestazioni erano poi pubblicizzate sul web e sui giornali locali. Imponente il giro d'affari della banda che riusciva a raccimolare anche 7mila euro al giorno. A dare avvio alle indagini, nell'aprile del 2010, fu una violenza sessuale subita da una squillo all'interno di uno degli appartamenti dell'organizzazione: la giovane venne derubata e violentata pistola alla mano da un uomo poi identificato e denunciato.