Alla sbarra il 25enne Sabri Labidi e la 22enne Maria Luisa Cappellari
EX COMPAGNI E PUSHER RINVIATI A GIUDIZIO PER SPACCIO
A incastrarli la denuncia di una madre per il figlio tossicodipendente
MONTEBELLUNA – (gp) A mettere i carabinieri sulle sue tracce era stata la denuncia di una madre disperata perchè suo figlio si faceva di eroina. Ora, a sette mesi di distanza dall'arresto (era il 14 maggio scorso) il tunisino 25enne Sabri Labidi di Montebelluna e la sua ex compagna 22enne Maria Luisa Cappellari di Vittorio Veneto sono stati rinviati a giudizio dal gup Elena Rossi per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I due si dovranno presentare davanti al giudice il prossimo 7 marzo. Stando alle ricostruzioni degli investigatori Labidi, con diversi precedenti penali alle spalle, gestiva il traffico di eroina direttamente dalla sua abitazione di Biadene mentre la ragazza, al momento dell'arresto al settimo mese di gravidanza, si occupava di consegnare le dosi agli acquirenti. In seguito a una serie di pedinamenti e segnalazioni di clienti, i militari di Volpago del Montello e Montebelluna erano andati a colpo sicuro. Nell'abitazione del tunisino i carabinieri avevano infatti trovato 8 grammi di eorina, un paio di grammi di marijuana, 900 euro in contanti e quattro cellulari per tenere i contatti con i tossicodipendenti della zona. Successive indagini hanno permesso di contestare ai due ex compagni decine di cessioni.