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Finanza e speranza per il futuro gli altri temi
"IL LAVORO VA ACCETTATO ANCHE SE NON È QUELLO DESIDERATO"
Così Monsignor Gardin nell'incontro di Natale con i politici trevigiani
TREVISO - Un intervento centrato sul lavoro: l'ha rivolto il vescovo di Treviso, Gianfranco Agostino Gardin a parlamentari, sindaci ed amministratori locali trevigiani e veneziani dei comuni compresi nella diocesi, in occasione del tradizionale scambio di auguri natalizi in Vescovado. “Il diritto al lavoro è contestuale al dovere di applicarmi anche se non perfettamente soddisfatto per la sua precisa corrispondenza agli studi compiuti ha ammonito il presule -. Il lavoro serve per gli altri e solo in funzione dell’utilità per gli altri diventa arricchimento per me”. E monsignor Gardin ha sottolineato anche che limitarsi a rivendicare i diritti acquisiti “porta con sé il temibile rischio che le generazioni future si trovino impotenti e impoverite”. Il vescovo ha però messo in guardia anche contro gli effetti perversi della crisi e le degenerazioni provocate dall'eccessivo potere della finanza. Un'analisi condivisa da Leonardo Muraro, presidente della Provincia di Treviso, nel suo saluto di risposta, mentre Giancarlo Gentilini ha sollecitato alla chiesa trevigiana una maggior presenza tra la gente: "Quando un solo prete deve occuparsi di tre o quattrio parrochie - ha affermato lo "Sceriffo" rivolto al vescovo - non è più un parroco, ma un mero funzionario ecclesiastico".
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