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Prima sperimentazione nei sette centri del Montello
DAI TRIBUTI ALL'INFORMATICA: I COMUNI SI METTONO INSIEME
Progetto di Unindustria e università di Padova per aggregare servizi
TREVISO - Nella Marca partono le prime prove tecniche di unione tra comuni. La nuova legge prescrive alle amministrazioni al di sotto dei cinquemila abitanti di accorpare i servizi principali per aumentare l'efficenza e risparmiare sui costi. In provincia sono 32 i Comuni interassati da questo obbligo, compreso Portobuffolè, dove non si raggiungono i mille residenti. Le situazioni più delicate a Morgano, Arcade, Orsago e Segusino, perchè circondati da centri non soggetti all'imposizione normativa. Unindustria Treviso lancia un progetto per sostenere il riordino degli enti locali: con 50mila euro, l'associazione degli industriali sosterrà un studio guidato da Luca Antonini, professore di Diritto costituzionale all'università di Padova, per creare un modello concreto che i Comuni potranno utilizzare per l'aggregazione. Dal processo, trarranno benefici anche le imprese. Ne è convinto Alessandro Vardanega, presidente di Unindustria.
Il progetto, della durata di 14 mesi, verrà sperimentato in sette comuni dell'area montelliana: Montebelluna, Trevignano, Caerano S. Marco, Volpago, Crocetta, Giavera, Nervesa, già uniti da un'intesa programmatica. Ecco i servizi che queste particolari "cavie" potrebbero gestire insieme, secondo il sindaco di Montebelluna, Marzio Favero.