Accolta la richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pm Antonio De Lorenzi
FALLIMENTO ECON: TUTTO IL CDA DAVANTI AL GIUDICE IL 13 MARZO
Buco di 1,4 milioni di euro: per l'accusa sarebbero stati truccati i bilanci
TREVISO – (gp) Crac Econ: tutto il cda davanti al giudice il prossimo 13 marzo. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio presentata dal sostituto procuratore Antonio De Lorenzi, il gip di Treviso ha fissato l'udienza preliminare per giudicare i vertici della società di raccolta e smaltimento di rifiuti che, secondo l'accusa, avrebbe creato un buco di un milione e 400 mila euro. Gli imputati dovranno difendersi dall'ipotesi di reato di aver manipolato i bilanci e messo in atto altre operazioni fuorilegge al fine di far apparire prospera un'attività che di fatto navigava sull'orlo del baratro. Il tutto per poter vendere nel 2008 le quote di minoranza della società a un prezzo più elevato. Di fronte al gup Elena Rossi dovranno presentarsi i vertici di allora della società: l'amministratore delegato di Econ Carlo Manfrenuzzi (ex coordinatore provinciale di Alleanza Nazionale), il presidente, il veronese Ennio Cozzolotto, il consigliere Maurizio Dall'Armellina (a Conegliano coordinatore cittadino di Alleanza di Centro) e l'amministratore Giuseppe Caronna. L'inchiesta era partita da un esposto presentato dal Comune di Conegliano che aveva portato la Procura trevigiana a contestare agli imputati il reato di false comunicazioni sociali in relazione alla bancarotta della Econ. I sospetti si fondavano su irregolarità legate al passaggio delle quote minoritarie della società di raccolta rifiuti. Econ era infatti controllata al 60% da Conegliano Servizi (e quindi dal Comune) e al 40% dal socio privato Aspica. Nel 2008 la quota di minoranza era passata a Savno, e proprio per permettere tale acquisizione sarebbero state truccate le carte.