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L'assessore Mauro: "Visione retrograda del vicesindaco, difende la struttura abusiva"
BOCCIATI I CHIOSCHI SULLE MURA, MA È GUERRA IN GIUNTA
Il veto di Gentilini sui nuovi bar lungo la cinta cinquecentesca
TREVISO - Bocciati i chioschi sulle Mura. Ma sulla vicenda, è guerra in giunta: Gentilini contro tutti. Il progetto di installare un altro bar, oltre quello già esistente, sulla cinta muraria, per poi in futuro aumentare fino a quattro punti vendita, ha mandato su tutte le furie il vicesindaco, assente nella giunta che prima di Natale ha approvato all'unanimità l'iniziativa. Lo Sceriffo ha difeso strenuamente il chiosco esistente, insediato nel 2000, quando Genty era sindaco, e che fa capo a Remo Giacomel, ed ora colpito da un provvedimento di sgombero della Polizia locale per una serie di irregolarità. Poi nonostante i tentativi di mediazione del sindaco Gobbo e degli altri assessori, ha posto il veto alla costruzione di altre strutture. La giunta ha rischiato di spaccarsi sull'argomento. Alla fine, per non incrinare l'alleanza Lega – Pdl, si è raggiunto un compromesso: niente nuovi chioschi, ma l'odierno bar, vicino a varco Manzoni, sarà rimosso, lo spazio sarà rimesso in gara pubblica, a cui potrà concorrere anche l'attuale gestore, per costruire un locale temporaneo in regola con i dettami di Comune e Sovrintendenza. L'assessore alle Attività produttive, principale sostenitore del progetto, insieme al coordinatore comunale del Pdl, Enrico Renosto, rimarca però la differenza tra la visione propria e del partito e quella, definita “retrograda e pretestuosa” di Gentilini. Accuse rispedite al mittente da Gentilini. Che ribadisce di essere stato l'artefice del recupero delle Mura e di voler continuare a mantenerle libere da ogni ulteriore struttura.