Questo sito usa i cookies per offrirti una migliore esperienza di navigazione.  Conferma Privacy Policy
Reportage
LE INTERVISTE DI RADIO VENETO UNO

Le Interviste di Radio Veneto Uno


Le nostre interviste andate in onda al termine del Giornale Radio Da questi link è possibile ascoltare e scaricare le interviste e i nostri approfondimenti andati in onda al termine del Giornale Radio ANTONELLO PEATINI Presidente provinciale FNAARC- ConfcommercioSTEFANO...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/353: UOMINI & DONNE, SETTIMANA DI GRANDI TORNEI

Si sono giocati Wgc e PortoRico Open e Gainbridge Lpga


STATI UNITI - Questa settimana il PGA si sdoppia, mette in campo il World Golf Championships a Bradenton in Florida, e il Puerto Rico Open a Rio Grande in Porto Rico. Oltre a questi due, ad attrarre l’attenzione c’è il secondo evento stagionale del massimo circuito americano...continua

Golf
PILLOLE DI GOLF/352: FINALE A SORPRESA AL GENESIS, HOMA VINCE AL SUPPLEMENTARE

Il beniamino di casa supera all''ultimo giro Burns, sempre in testa


LOS ANGELES (USA) - Era alla 95esima edizione questo torneo del PGA Tour, a cui hanno partecipato ben otto tra i migliori dieci giocatori al mondo. Si è disputato al Riviera Country Club, nel Temescal Gateway Park, situato entro i confini della città di Los Angeles; un territorio...continua

Invia Invia a un amico | Stampa Stampa notizia |  


 

Alla sbarra il 32enne pugliese di Farra di Soligo Emanuele Versienti

MARIJUANA E OGGETTI ANTICHI: PATTEGGIA SEI MESI

In aula per coltivazione di droga e detenzione di reperti archeologici


FARRA DI SOLIGO – (gp) Nel terrazzo della sua camera da letto aveva 13 piante di marijuana, in casa 14 mila semi di canapa e nascosti in un armadio munizioni e materiale bellico della Grande Guerra oltre a decine di monete, spille e vasellame risalenti all'epoca greco-romana. Il 32enne Emanuele Versienti, di origine pugliese ma residente a Farra di Soligo, ha patteggiato sei mesi di reclusione ottenendo la sospensione condizionale della pena. Assistito dall'avvocato Simone Guglielmin, l'uomo era finito in manette il 18 giugno del 2010 in seguito a una perquisizione della sua abitazione eseguita dai carabinieri della stazione di Col San Martino. In quell'occasione i militari posero sotto sequestro, oltre alla droga e ai reperti storici, anche un metal detector che l'uomo avrebbe utilizzato per ricercare gli oggetti antichi che sarebbero tutti provenienti dalla sua terra d'origine. L'uomo era chiamato a rispondere di coltivazione di sostanze stupefacenti e detenzione di beni di valenza archeologica.