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Inseguiti dai carabinieri, tamponano l'auto di una coppia, in cella 28enne marocchino
ARANCIA MECCANICA A MESTRE, POI LA FUGA VERSO MONTEBELLUNA
Imprenditore 79enne rapinato, picchiato e sequestrato da due banditi
MONTEBELLUNA - E' stato rapito e malmenato sotto casa, sottoposto ad un pestaggio in stile “Arancia meccanica” e terrorizzato per venti lunghi minuti, tenuto in ostaggio nella sua auto guidata da due malviventi per le strade di Mestre. L'incubo per un imprenditore edile di 79 anni è cominciato alle 22.30 di sabato sera quando l'uomo ferma la sua Bmw 320 nel parcheggio che si trova a due passi dalla sua abitazione, in via Leonardo Da Vinci, a Mestre. Ad attenderlo ci sono due malviventi marocchini che lo picchiano a calci e pugni e lo derubano del portafogli con circa 150 euro, dell'orologio e del cellulare. L'incubo però è solo all'inizio. L'anziano è costretto a salire nel sedile posteriore della sua auto; al suo fianco un malvivente che lo blocca e continua a minacciarlo e malmenarlo, alla guida un complice. “Non ci devi guardare in faccia, goditi la passeggiata” avrebbe detto uno dei due aguzzini all'imprenditore. L'auto si fermerà dopo aver girovagato per Mestre per circa 20 minuti: giunti all'altezza di via Salesiano il 79enne viene spinto fuori dall'auto. L'uomo, ridotto ad una maschera di sangue, viene portato al pronto soccorso dove gli saranno riscontrati 15 giorni di prognosi. I due rapinatori, ancora non soddisfatti e certamente alterati dall'alcool, si spostano quindi verso la Marca. Verso l'1.30 una pattuglia dei carabinieri di Montebelluna intercetta l'auto dei banditi nei pressi della stazione ferroviaria. Ne nasce una fuga rocambolesca che si conclude a Falzè di Trevignano: nei pressi di una rotonda la Bmw tampona violentemente un'Alfa Gt con a bordo due fidanzati di circa 20 anni che rimarranno lievemente feriti. I malviventi scelgono di scappare a piedi, si dividono: sarà fermato solo uno dei due banditi, un 28enne che è stato arrestato per rapina, sequestro di persona, lesioni dolose e colpose oltre a resistenza a pubblico ufficiale. Il complice attualmente è ricercato. In auto saranno ritrovate sei bottiglie di birra vuote oltre a dei berretti: i "Drughi" erano forse pronti a colpire di nuovo.
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