Alla sbarra il 63enne di Asolo Bruno Feltracco, denunciato da Gianni Feltracco
PORTA IL FRATELLO IN TRIBUNALE PER MINACCE E DANNEGGIAMENTI
L'imputato avrebbe distrutto il tetto del capannone del fratello
ALTIVOLE – (gp) Fratelli contro. E decidere chi ha ragione spetterà al tribunale di Treviso. Il tutto per un litigio nato a causa di un terreno. Alla sbarra con l'accusa di minacce e danneggiamento è finito Bruno Feltracco, 63enne di Asolo, il quale secondo l'accusa avrebbe più volte (si parla di una ventina) distrutto il tetto del capannone del fratello Gianni con una mazza di ferro per impedire che procedesse con l'ampliamento dello stabile che sorgeva a ridosso della terra di sua proprietà. All'inizio erano soltanto litigate, poi qualche dispetto. Finchè la situazione sarebbe degenerata in atti di vandalismo. Gli episodi contestati risalgono tra il giugno e l'ottobre 2008, periodo in cui il fratello, giunto ormai al limite della sopportazione, aveva deciso di sporgere denuncia. Il giudice, in sede civile, aveva dato il via libera all'ampliamento ma quella decisione, evidentemente, non era piaciuta a Bruno il quale, secondo l'accusa, non avrebbe perso tempo per importunare il fratello Gianni. In varie occasioni infatti l'imputato si sarebbe fatto trovare sul tetto del capannone con in mano la mazza di ferro, non curante della presenza degli operai al lavoro. Senza farsi problemi avrebbe distrutto i listoni e le travature in legno, rivolgendo al fratello anche pesanti minacce. E proprio perchè gli episodi sarebbero stati diversi, gli atti del processo sono stati rispediti al pm perchè venga contestata anche l'aggravante della continuazione, non presente al momento nel capo d'imputazione.