Il 32enne albanese beccato dalla Squadra Mobile di Venezia a Preganziol
VENTI CHILI DI EROINA IN CASA: ALLA SBARRA EDUART KURTI
La droga, immessa sul mercato, avrebbe fruttato 2 milioni di euro
TREVISO – (gp) Sta cercando di ridimensionare il più possibile l'entità della pena il 32enne albanese Eduart Kurti, finito in manette al termine di un'operazione antidroga della Squadra Mobile di Venezia che aveva portato al sequestro di 20 chili di eroina che l'uomo teneva nascosta nella camera del figlio. Finito di fronte al gup Umberto Donà per l'udienza preliminare, il legale del pusher, l'avvocato Fabio Crea, ha chiesto e ottenuto un rinvio per presentare una serie di documenti al fine di contenere la condanna e concludere il procedimento penale con un patteggiamento. L'udienza è stata infatti aggiornata al prossimo 28 febbraio. Era il 5 marzo dello scorso anno quando gli agenti della questura lagunare fecero irruzione nell'appartamento di via Monte Civetta a Preganziol, al civico 34, andando in pratica a colpo sicuro. Nella casa, che l'albanese divide con la moglie, gli agenti trovarono nella camera del bambino della coppia 37 panetti di eroina che se immessi sul mercato avrebbero fruttato quasi due milioni di euro. Durante la perquisizione erano stati sequestrati anche due setacci, un frullatore e una bilancia digitale, tutti con tracce di eroina, segno che l'attività di taglio della sostanza stupefacente veniva eseguita con particolare regolarità. Stando a quanto sostengono gli inquirenti la scelta dell'abitazione di Preganziol era strategica per l'organizzazione che starebbe dietro il grosso quantitativo di eroina in quanto facilmente raggiungibile utilizzando l'A4. Secondo la Procura trevigiana infatti l'autotrasportatore albanese avrebbe portato in Italia il quantitativo di droga dai paesi balcanici proprio in autostrada.