Sotto accusa rimangono i pasti serviti nella mensa del "Pagani" di Oderzo
INTOSSICAZIONE IN CASA DI RIPOSO: INDAGINI AFFIDATE AL NAS
Analisi scientifiche per spiegare i due decessi e i 42 casi di malore
ODERZO – (gp) Saranno i carabinieri del Nas a far luce su quanto accaduto nella residenza per anziani “Pagani” di Oderzo. Il sostituto procuratore Iuri De Biasi, titolare del fascicolo, ha infatti affidato le indagini al nucleo antisofisticazione dell'Arma per capire quali siano state le cause che hanno portato alla morte del 77enne di Meduna di Livenza Mario Modenese Bellomo e del 65enne di Carbonera Ernesto Brunello, e all'intossicazione alimentare di altri 42 ospiti della casa casa di riposo su 56 totali. Al momento l'ipotesi più accreditata è quella, stando alla relazione inviata alla magistratura dall'Ulss, di una modalità di cottura o di una conservazione dei cibi non accurata che ha permesso a un batterio killer di infettare gli anziani. Si tratterebbe del clostridium perfrigens, dello stesso ceppo del botulino anche se di minor pericolosità, che è stato isolato dall'autopsia nel corpo di una delle due vittime. Le indagini sono mirate a capire come sia arrivato nel cibo destinato ai degenti anche se sotto accusa ci sarebbero già alcune partite di carne. Ma potrebbe trattarsi anche di qualche contorno abbinato alla portata principale. I piatti vengono infatti consegnati sigillati alla casa di riposo, il che escluderebbe un contagio in loco. Le prime ispezioni, però, non hanno evidenziato condizioni igienico-sanitarie fuori norma nel centro cottura che fornisce i pasti alla “Pagani”. E la stessa società, peraltro, serve anche altre quattro comunità, tra cui scuole e lo stesso ospedale opitergino: in queste strutture nessuno ha accusato il benchè minimo sintomo.