L'operaio bolognese cadde dal tetto del capannone della MB di Borso del Grappa
UNA SOLA CONDANNA PER LA MORTE DI GIAMPAOLO VERNOCCHI
Un anno e 4 mesi a Michele Buttieri e 200 mila euro di danni
BORSO DEL GRAPPA – (gp) La morte di Giampaolo Vernocchi, bolognese di 51 anni caduto dal tetto del capannone della MB di Borso del Grappa il 4 agosto del 2008, ha un solo responsabile: si tratta di Michele Buttieri, all'epoca dirigente e responsabile tecnico della Gico System di Bologna che stava eseguendo i lavori di ristrutturazione, condannato per omicidio colposo a un anno e quattro mesi di reclusione oltre al pagamento di 200 mila euro a titolo di risarcimento alle tre parti civili. Alla sbarra, per le medesime accuse, erano finiti anche Olivo Sutto, 54enne responsabile dei servizio di prevenzione infortuni del Gico System, e Arduino Bordignon, titolare della MB di Borso del Grappa. Il primo è stato assolto per non aver commesso il fatto, per il secondo invece è stato disposto il non luogo a procedere in quanto morto suicida. Ai due deceduti, vittima e imputato, nel corso del processo si è aggiunta anche una terza persona: si tratta di Alessandro Landini, l'operaio 53enne di Bologna precipitato da 15 metri assieme a Giampaolo Vernocchi. L'infortunio sul lavoro dell'agosto del 2008 aveva infatti avuto come bilancio un morto e un ferito gravissimo. Se Landini sia passato a miglior vita per le ferite riportate in seguito alla caduta non lo si saprà mai. Per le lesioni subite lui e la sua famiglia avevano ricevuto un risarcimento danni e non si erano costituiti parte civile al processo. Il decesso però è avvenuto in seguito, e la notizia è giunta al pubblico ministero Giovanni Francesco Cicero ad anni di distanza dal fatto e a procedimento penale giunto già alla terza udienza. Impossibile dunque stabilire se ci sia stato o meno nesso di causa tra l'incidente e il decesso.