Il piano prevede opere di urbanizzazione per 70 milioni di euro
IL GRUPPO "BASSO" STOPPA VENETO CITY
Ricorso al Tar dell'azienda trevigiana contro l'accordo di programma
TREVISO - Il Gruppo edile Basso di Treviso ha presentato ricorso al Tar del Veneto contro l’accordo di programma denominato “Veneto City” chiedendone l'annullamento. Il documento è stato presentato dall'avvocato Ivone Cacciavillani. L'azienda trevigiana sottolinea in particolare che l’area interessata dall’accordo di programma non riguarda solo l’area di proprietà controllata dalla cordata di imprenditori conosciuta come “Veneto City” (circa 300mila metri quadrati), bensì anche l’area di sua proprietà (circa 250mila metri quadrati). “Il Gruppo Basso esaminati i documenti ufficiali ha infatti appreso -si legge in una nota- che il summenzionato accordo di programma “Veneto City” ha di fatto stravolto i propri diritti sulle aree di proprietà imponendo, tra l’altro, opere di urbanizzazione complessive per circa 70 milioni di euro, tempi di realizzazione legati alle priorità della società Veneto City e ponendo il gruppo Basso in una situazione di subordine ed accettazione passiva di decisioni e valutazioni altrui. Si può quindi comprendere come il Gruppo Basso si senta ostaggio di scelte ed accordi concordate con gli enti da parte della sola società “Veneto City”.