All'interno della vettura, uno scooter, targhe e tronchesi
LA STATION WAGON DEI LADRI (INTERNAZIONALI) DI BICICLETTE
Controllo su un'auto fa sospettare un giro di cicli verso l'Albania
TREVISO - Un vero e proprio traffico di bici e motorini rubati, destinati al mercato dell'Europa dell'Est. E' quello in cui potrebbero essersi imbattuti gli agenti della Polizia di Treviso. Tutto nasce da un controllo di routine sulla targa di un'auto, parcheggiata in via Giorgione e notata da una pattuglia intorno alle 22 di martedì: l'auto, una Chevrolet Nubira, è risultata rubata ai primi di aprile dal garage di casa di una guardia giurata di Bereguardo, in provincia di Pavia. Nessuna traccia dei due giubbotti anti-proiettile che il vigilante aveva lasciato all'interno, i poliziotti, però, avvicinatisi alla vettura scorgono, seminascosto da un telo, un ciclomotore: come confermerà una successiva verifica, si tratta di uno scooter Yamaha T-max, a sua volta rubato. La targa era stata staccata e riposta dentro l'auto, insieme ad altre due e ad una cassetta con tronchesi e attrezzi vari. Elementi che fanno ipotizzare che i malviventi si servano dell'ampio bagagliaio della station wagon per caricarvi biciclette e motorini, portarli in un luogo appartato dove tranciare in tranquillità lucchetti e catene, per poi rivenderli, via Slovenia ed ex Yugoslavia, in Albania. Auto e scooter, ovviamente, sono stati posti sotto sequestro per essere esaminati della Scientifica.
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