Patteggia cinque anni per tentato omicidio e ottiene gli arresti domiciliari
RIVALE AGGREDITO A COLPI DI CACCIAVITE: ESCE DI GALERA
Agguato a San Francesco: Reman Mishi ha lasciato il carcere di Treviso
TREVISO – (gp) Dopo aver patteggiato cinque anni di reclusione per tentato omicidio, a sorpresa Reman Mishi ha ottenuto di scontare la pena agli arresti domiciliari in emilia Romagna a casa di un parente. L'istanza presentata dai suoi legali, gli avvocati Fabio Crea e Giorgio Pietramala, è stata accolta dal collegio dei giudici del tribunale di Treviso che ha disposto l'immediata scarcerazione del 35enne albanese finito alla sbarra per aver aggredito a colpi di cacciavite e coltello, otto fendenti in tutto, un connazionale di 25 anni in pieno centro a Treviso, nel parcheggio di piazza San Francesco il 4 maggio scorso. Stando a quanto dichiarato dallo stesso Mishi in sede di interrogatorio, sarebbe stata la gelosia la causa di quell'aggressione: l'uomo era infatti convinto che quel 25enne fosse il motivo dell'allontanamento di sua moglie che era tornata in Albania con il figlio. In realtà la compagna aveva fatto ritorno in patria soltanto perché stanca delle continue angherie subite dal marito. Il 27 gennaio 2011, dopo l'ennesimo pestaggio, lo aveva addirittura denunciato per lesioni personali e ingiurie. Reman Mishi tra l'altro non era nuovo a episodi violenti come quello di piazza San Francesco. Il 17 aprile 2011 infatti, due settimane prima dell'agguato a due passi da piazzale Burchiellati, armato di coltello aveva aggredito un altro connazionale a Maserada, ferendolo non gravemente, perchè convinto avesse una relazione con sua moglie. La seconda vittima in ordine di tempo, quella di piazza San Francesco che si è costituita parte civile con l'avvocato Alessandra Nava, ha ottenuto il rimborso delle spese legali e ha già annunciato che procederà in sede civile per chiedere un risarcimento del danno.