In aula parla l'allora 14enne: si aggrava la posizione di Alberto Michieletto
"MI FACEVO PAGARE TRA I 50 E I 100 EURO PER FARE SESSO CON LUI"
L'ex guardia giurata 52enne di Loria accusato di prostituzione minorile
VENEZIA – (gp) “Si è vero, venivo pagata per fare sesso”. Una testimonianza choc quella della presunta vittima di A.M., l'ex guardia giurata 52enne di Loria, finito a processo per rispondere del reato di prostituzione minorile. La ragazza, ora 18enne ma all'epoca dei fatti di anni ne aveva soltanto 14, ha raccontato alla corte come ha conosciuto l'imputato, ricostruendo i primi incontri al bar e poi quelli più intimi, fino ai rapporti sessuali a pagamento su richiesta, secondo la vittima, dell'uomo. Racconti dettagliati che hanno aggiunto nuovi episodi a quelli noti alla procura veneziana, che hanno di fatto aggravato la posizione dell'ex guardia giurata, che in caso di condanna rischia una pena tra i 6 e i 12 anni di reclusione. Dopo la giovane ragazza è toccato ai suoi genitori rispondere alle domande di accusa e difesa: entrambi hanno riferito che erano venuti a conoscenza della vicenda dalla figlia, che dopo due anni di incontri a luci rosse aveva fatto le prime ammissioni non sapendo giustificare da dove prendeva quel denaro che le permetteva di comprarsi quello che voleva. Sono stati loro, una volta scoperta la verità, a sporgere denuncia e a dare avvio alle indagini. L'adolescente aveva rivelato che faceva sesso con quell'uomo di Loria, facendosi pagare tra i 50 e i 100 euro a prestazione. I primi incontri sarebbero iniziati nel 2007, dopo che i due si erano incontrati in un bar di Loria. Prima le chiacchiere, poi una bevuta assieme e infine l'invio di qualche foto e l'inizio delle proposte più hard per arrivare a rapporti sessuali costanti che si sono protratti nel tempo. Il processo è stato rinviato al prossimo 30 maggio quando verrà effettuato l'esame dell'imputato che fin dall'inizio delle indagini ha sempre respinto con forza le accuse negando di aver mai pagato la giovane per fare sesso.