Condannata Marika Moretta, 30enne di origine feltrina residente a Vedelago
SCANNER IN CASA PER "SPIARE" I CARABINIERI: UN ANNO E MEZZO
Assolto invece il suo fidanzato, il 31enne triestino Tomas Innocenti
VEDELAGO – (gp) Nella sua casa di Vedelago, che condivideva con il suo ragazzo, aveva installato uno scanner per sintonizzarsi sulle frequenze radio delle forze dell'ordine, nel caso specifico dei carabinieri, e intercettare quindi le loro conversazioni. Finita a processo per violazione dell'articolo 617 bis del codice penale (nello specifico “installazione di apparecchiature per atte a intercettare o impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche), la 30enne di origine feltrina Marika Moretti è stata condannata a un anno e sei mesi di reclusione. Assolto per non aver commesso il fatto invece il suo fidanzato, il 31enne triestino Tomas Innocenti. Era il 12 gennaio dello scorso anno quando i carabinieri di Vedelago, nel corso di una perquisizione domiciliare, rinvennero lo scanner “Icom R6” nella camera da letto della donna già sintonizzato sulla frequenza normalmente usata dai carabinieri per comunicare dalla centrale operativa alle unità in servizio sul territorio. In casa c'era soltanto lei al momento della visita dei militari dell'Arma ma la denuncia scattò a carico di entrambi, ovviamente in concorso, con l'aggravante di aver commesso il fatto a danno di un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni o a causa di esse. Secondo il capo d'imputazione la condotta della coppia verteva nell'intercettare illegalmente e abusivamente le conversazioni delle forze dell'ordine per conoscere in anticipo i loro movimenti e le attività di repressione e prevenzione in corso.