Cartello-esca a Bibione, si offre di mediare e si fa consegnare 5mila euro
CERCA DI VENDERE APPARTAMENTO AL MARE NON SUO, DENUNCIATO
Un 55enne vittoriese aveva raggirato coppia di anziani coniugi
BIBIONE - Facendo finta di essere un procacciatore d'affari intascava denaro dai suoi clienti, acconti che servivano ad agevolare la trattativa per vendere un appartamento a Bibione che era di proprietà di un ignaro imprenditore pordenonese. A finire nella trappola di un 55enne vittoriese, G.G., titolare peraltro di un'agenzia immobiliare, sono stati un ingegnere 69enne di Valdobbiadene e la moglie. L'esca utilizzata è stato un cartello sistemato dal truffatore sul parapetto di un appartamento con su scritto “vendesi” ed un recapito telefonico. L'anziana coppia, alla ricerca di un'abitazione in cui passare le vacanze estive, è caduta nel tranello dopo aver tentato invano di fare buoni affari nelle agenzie della zona. Il truffatore, non nuovo a simili raggiri, ha riferito di avere un mandato a vendere da parte del proprietario. Al primo incontro, fissata la vendita a 135mila euro, i coniugi staccano un primo assegno da 5mila euro. Quando marito e moglie già sognavano le vacanze, il sedicente procacciatore d'affari prende tempo, asserisce che il proprietario dell'abitazione non è d'accordo sul prezzo pattuito e chiede un nuovo incontro oltre ad ulteriori 10mila euro. L'ingegnere e la moglie, consigliati da un avvocato, decidono per denunciare tutto ai carabinieri: all'appuntamento per la nuova consegna di denaro, a Valdobbiadene, si presenta anche un militare in borghese che interviene per smascherare il finto procacciatore d'affari. Per lui potrebbe arrivare anche una multa di oltre 10mila euro per aver abusato della professione di procacciatore, non essendo iscritto all'apposito albo.